5-10 marzo – come è andata al TRAM di Napoli

TRAM teatro con la partecipazione de Le Funambole

 

D Maiuscola

E’ stato un successo e siamo davvero state contente e orgogliose di partecipare agli spettacoli e ai dibattiti che dopo ogni spettacolo ci hanno coinvolto e appassionato.

Qui il contributo di Monica Monteriù

Al Teatro Tram di Napoli, quest’anno l’8 Marzo è durato molto di più!
Titti Nuzzolese in occasione della prima rassegna teatrale “D Maiuscola” da lei fortemente voluta, ha chiesto anche a Le Funambole di esserci… e noi con immensa gioia abbiamo potuto contribuire al felice esito di questa preziosa rassegna che ha avuto come focus il femminile nelle sue molte sfaccettature mai banali, mai miopi… ma soprattutto mai stereotipate!

Ne sono emersi confronti arricchenti, profondi e stimolanti relativi al diritto al desiderio ed all’eros libero da vincoli e preconcetti, al diritto di esistere ciascuna con le proprie caratteristiche e peculiarità ed ancora al diritto di essere vitali svincolandoci dalla paura e dal pregiudizio per concludere con il diritto a vivere una maternità come scelta consapevole ed autentica senza più ipocrisie.
Come psicoterapeuta ho potuto dare il mio contributo nel corso di queste cinque serate dense e piene di quella unione resiliente tra donne che sostiene e incoraggia, resa tale soprattutto dalle compagne di viaggio funamboliche che assieme a me hanno fornito e modulato gli interventi sempre favorendo una riflessione nell’ottica di genere (Sara & Betta).
Oltre alla dimensione teatrale, anche un vernissage in cui le meravigliose illustrazioni intimiste e sempre evocative di Clelia Leboeuf, le intense fotografie di Barbara Di Maio e la presentazione del libro “48 donne che hanno cambiato il mondo”.

Ancora grazie a Titti per la sua attenta direzione artistica e soprattutto per questi preziosi incontri che sono esempio vibrante di buone pratiche da cui farsi contagiare con piacere sempre crescente!!! 

Ancora grazie a Titti Nuzzolese e al Tram teatro

Dal 5 al 10 marzo a Via Portalba, 30 Napoli

Donna. Femmina.Creatrice. Artista. Libera. Sexy. Stuprata. Venduta. Amata. Odiata. Madre. Assassina. Lavoratrice. Politica. Scienziata. Poetessa. Pazza. Sola. Forte. Immensa. Donna. Chi sono le donne? Come pensano le donne? Quante cose fanno le donne? Perché si continua a parlare dell’ “Universo femminile”? Troppo spesso si parla di “donna” per raccontare fatti di cronaca e, purtroppo, ancora troppa ingiustificabile violenza. Affronteremo anche questo tema, ma l’obiettivo di questo movimentato contenitore di idee è rendere visibile la molteplicità di aspetti della vita delle donne: donne che creano, inventano, comunicano, producono arte, osservano, descrivono e cambiano il mondo. Il teatro, forma di comunicazione immensa e forte, sarà il fulcro di questa manifestazione. Ogni sera sarà proposto uno spettacolo diverso, in scena attrici che racconteranno una pagina al femminile. Brevi letture di testi classiche contemporanei apriranno le serate.

Al termine dello spettacolo, per chi vorrà restare, incontreremo le interpreti,  parleremo del loro lavoro e del tema trattato. Ad accompagnarci in questa bella avventura ci saranno alcune rappresentanti dell’associazione “Le funambole”: il cui progetto socio culturale nasce dall’incontro di 21 donne che desiderano diffondere il più possibile la cultura della parità di genere contrastando con azioni concrete la discriminazione.

Leggi il programma <<< https://www.teatrotram.it/eventi/d-maiuscola/

Le funambole sono presenti con due spettacoli:

Per Grazia Ricevuta

di Betta Cianchini

con Simona Seraponte / Regia Luciano Melchionna

Messo in scena con la regia di Luciano Malchionna in DAdP.

Vincitore del Contest di scrittura femminile DonnaMostraDonna (quarta edizione, marzo 2011) E’ un grido beffardo, una sciabolata che arriva inaspettata e stordisce. Un’apertura forte e coraggiosa.

Dolce attesa per chi?

di Betta Cianchini / Regia di Marco Maltauro
Con Giada Prandi e Veronica Milaneschi

Lo spettacolo racconta con ironia il rapporto che la donna ha con il proprio desiderio di maternità, un desiderio troppo spesso represso o accantonato per cause di forza maggiore. Tra situazioni esilaranti e interrogativi quotidiani, tra risate amare e considerazioni sulla vita seguiamo la vita di Bianca trentenne precaria nel lavoro e nell’amore. Ha un contratto a progetto, ma progetta di avere un contratto; sogna il marito ideale, ma è innamorata di un “cervello prossimo alla fuga”.